Mossi & Ghisolfi, the group admits the difficulties: “Delays in the US, even for Hurricane Harvey” – Mossi Ghisolfi group difficulties US Texas - Arhive

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Mossi & Ghisolfi, the group admits the difficulties: “Delays in the US, even for Hurricane Harvey”

The group invested a billion in America: “Additional costs in building a Texas plant”

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Mossi&Ghisolfi, il gruppo ammette le difficoltà: “Ritardi negli Usa, anche per l’uragano Harvey”

Il gruppo ha investito un miliardo in America: “Costi aggiuntivi nella costruzione di un maxi impianto in Texas”

 Mossi Ghisolfi group difficulties US Texas
maria teresa marchese

Difficoltà finanziarie per la multinazionale Mossi&Ghisolfi, leader nell’innovazione applicata al settore del «Pet», quella materia plastica con cui per esempio si realizzano le bottiglie di plastica, che ha puntato moltissimo su una chimica «verde», ecosostenibile tramite un investimento da un miliardo di dollari in Texas? Per la prima volta la direzione del Gruppo accetta di replicare alla notizia che la M&G Chemicals, la società in Texas, a Corpus Christi, sarebbe stata assoggettata al Chapter 11, la procedura fallimentare americana che può essere paragonata all’amministrazione straordinaria in Italia, a causa del fortissimo indebitamento contratto negli ultimi anni per finanziare gli investimenti americani, circa 1 miliardo di dollari.

«Il gruppo – spiega la direzione – ha sempre effettuato importanti investimenti. Recentemente ha dovuto far fronte ad alcune problematiche quali ritardi, costi imprevisti, minori entrate e maggiori spese, oltre ai ritardi e ai costi aggiuntivi causati dall’uragano Harvey in Texas, dove Mossi Ghisolfi sta costruendo il più grande impianto di pet al mondo. Il Gruppo sta fronteggiando tale situazione in modo articolato e con diverse iniziative, e confida di raggiungere un’intesa con tutte le parti interessate».

Pare che anche l’abbandono dei lavori da parte della Ims Contracting, che dopo aver richiesto il pagamento di 50 milioni di dollari ha lasciato il cantiere americano, abbia influito sulle difficoltà finanziarie del Gruppo.

Lo scorso anno la Mossi Ghisolfi ha fatto ricorso ad un collocamento privato (placement obbligazionario) per circa 100 milioni e per questo motivo, secondo quanto ha riportato Il Messaggero, Mediobanca in Italia e Rothschild per il mercato internazionale starebbero lavorando a un piano di messa in sicurezza che potrebbe avere come obiettivo l’ingresso di nuovi soci.

Il Gruppo Mossi Ghisolfi è attivo negli Stati Uniti, America Latina, Asia e Europa. Nel 2016 il fatturato ha superato gli 1,9 miliardi di dollari, con oltre 1.700 collaboratori. Mossi Ghisolfi ha creato Proesa, una tecnologia rivoluzionaria messa a punto nel 2009 nell’impianto pilota di Rivalta Scrivia, che consente di ottenere biocarburanti e altri composti chimici da vegetali non alimentari ed è l’unica in grado di produrre a livello industriale bioetanolo di seconda generazione. L’impianto produttivo è stato costruito a Crescentino.